Un incontro impossibile tra riciclo ed ombre cinesi fa scaturire arte laddove non ti aspetteresti di trovarla.
C’è da stupirsi? Direi di no. Qui su Marraiafura abbiamo parlato a lungo della poesia degli oggetti inanimati, che proprio alla fine del loro ciclo vitale rivendicano il diritto alla loro esistenza sotto forma di arte. Il rifiuto del ciclo produttivo che diventa bellezza se solo viene osservato con gli occhi dell’artista, osservato da una diversa prospettiva. Ed ecco qui altri splendidi esempi a testimoniare un fatto innegabile: la bellezza è ovunque, basta solo aprire gli occhi e osservare.
Rashad Alakbarov, artista originario dell’Azerbaijan, per esempio, si avvale di alcuni oggetti di uso quotidiano e di una lampada per creare le sue sbalorditive creazioni, dei veri e propri “dipinti d’ombra”.
La parte migliore dell’arte del riciclo è che si può facilmente creare qualcosa di simile a casa – tutto ciò che serve è una lampada, alcuni oggetti dalla scrivania e un po’ di creatività.
via: “Marrai a Fura – sostenibilità e partecipazione” (maggiori info qui).