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Un materiale riciclato può continuare a svolgere una funzione inalterabile, resistente e sostenibile? Sì. Lo riporta Inabottle.it in un articolo rivolto agli orientamenti sostenibili dell’edilizia e dell’ecologia. Il PET anziché essere eliminato – perché non rientra nelle bioplastiche facilmente deteriorabili – è stato utilizzato da un’azienda gallese per realizzare a Easter Dawyck, sul fiume Tweed, un ponte costruito con rifiuti provenienti dalla plastica riciclata. Hanno collaborato alla struttura anche dei progettisti ecosostenibili delle università di Rutgers e Cardiff unitamente ad ingegneri del Cass Hayward LLP. Il primo ponte ecologico costruito con 50 tonnellate di PET è lungo 30 metri, largo 3,5 ed è facilmente smontabile per installarlo altrove. È stato montato in due settimane e sarà presto percorribile dai pedoni scozzesi e soprattutto dai mezzi a quattro ruote con un peso massimo di 45 tonnellate. La struttura ecologica è composta di tre campate prefabbricate realizzate interamente in plastica ed ha sostituito un vecchio viadotto di travi d’acciaio e pavimentazione di legno.
Il vantaggio dell’eco-struttura non solo permette di evidenziare una rivoluzionaria opportunità di opere architettoniche con il riuso di materiali destinati alla discarica, ma ne evita soprattutto la dispersione nell’ambiente e non ha bisogno di manutenzione. La plastica, infatti, non si ossida, non va ridipinta e non è deteriorabile, e può essere riutilizzata!Fonte: Corriere della sera
Il vantaggio dell’eco-struttura non solo permette di evidenziare una rivoluzionaria opportunità di opere architettoniche con il riuso di materiali destinati alla discarica, ma ne evita soprattutto la dispersione nell’ambiente e non ha bisogno di manutenzione. La plastica, infatti, non si ossida, non va ridipinta e non è deteriorabile, e può essere riutilizzata!Fonte: Corriere della sera