
Magliette realizzate con una fibra tessile ricavata dall’eucalipto? E’ possibili, anzi è già realtà e il risultato è rappresentato da abiti in Tencel Lyocell Eucalyptus, un tessuto morbido, leggero e traspirante e soprattutto ecologico. Davvero un’ottima soluzione per chi ama seguire la moda e allo stesso tempo non vuole rinunciare alla sostenibilità ambientale.
Rapanui, brand di moda ecologica, che ha anche realizzato i primissimi top e t-shirt con il materiale tessile che viene estratto dall’albero di eucalipto, l’eucalyptus tencel (o lyocell). “Il materiale è perfetto per realizzare maglieria grazie alla sua morbidezza setosa. Ha un eccellente assorbimento dell’umidità, è traspirante, delicato con la pelle e naturalmente igienico perché blocca la crescita dei batteri” dice Mart Drake-Knight, cofondatore della Rapanui.
Tutti gli indumenti prodotti sono realizzati in Tencel Lyocell Eucalyptus (Tle): tramite un particolare processo, il legno di eucalipto viene sminuzzato in poltiglia e poi condensato fino ad ottenere una soluzione viscosa di cellulosa resa più forte e lavorabile grazie a delle filiere.
Questo tessuto arriva solo da alberi di eucalipto provenienti da boschi certificati Fsc, ovvero boschi e foreste gestite secondo specifici standard ambientali, sociali ed economici: la fibra ha anche ricevuto l’autorizzazione qualità del Pan-European Forest Council.
Rob Drake-Knight fondatore della società spiega: “Usando lo strumento di mappatura della Rapanui si può rintracciare con esattezza la provenienza dei prodotti: dal seme alla raccolta, dalla filatura al trasporto. È la tracciabilità dal seme al negozio“.
I fratelli fondatori della società hanno così deciso di realizzare un’etichetta ecologica nel rispetto dell’ambiente che identifichi in maniera chiara e affidabile il lato green degli abiti prodotti con fibre vegetali.
L’azienda Rapanui ha attivato anche una collaborazione con l’Europarlamento per spingere la Commissione europea, a creare l’etichetta per gli abiti green, perché come sottolinea Mart Drake-Knight, “alcuni indumenti potrebbero avere un logo eco-friendly ma è difficile capire cosa sta accadendo davvero quando si guardano le diverse etichette. Quindi, alla Rapanui, abbiamo pensato di eliminare tutte le complicazioni che stanno dietro le etichette e trasformarle in una semplice scala che permette di acquistare rapidamente e con consapevolezza. L’abbiamo chiamata semplicemente eco-labelling: è una semplice valutazione dalla A alla G”.
Il catalogo 2011 del sito britannico Rapanui, tutto dedicato alla moda ecologica include alcuni capi in fibra di eucalipto, insieme a molti altri di cotone biologico, fibra di bambù, canapa e polietilene riciclato.
Rapanui, brand di moda ecologica, che ha anche realizzato i primissimi top e t-shirt con il materiale tessile che viene estratto dall’albero di eucalipto, l’eucalyptus tencel (o lyocell). “Il materiale è perfetto per realizzare maglieria grazie alla sua morbidezza setosa. Ha un eccellente assorbimento dell’umidità, è traspirante, delicato con la pelle e naturalmente igienico perché blocca la crescita dei batteri” dice Mart Drake-Knight, cofondatore della Rapanui.
Tutti gli indumenti prodotti sono realizzati in Tencel Lyocell Eucalyptus (Tle): tramite un particolare processo, il legno di eucalipto viene sminuzzato in poltiglia e poi condensato fino ad ottenere una soluzione viscosa di cellulosa resa più forte e lavorabile grazie a delle filiere.
Questo tessuto arriva solo da alberi di eucalipto provenienti da boschi certificati Fsc, ovvero boschi e foreste gestite secondo specifici standard ambientali, sociali ed economici: la fibra ha anche ricevuto l’autorizzazione qualità del Pan-European Forest Council.
Rob Drake-Knight fondatore della società spiega: “Usando lo strumento di mappatura della Rapanui si può rintracciare con esattezza la provenienza dei prodotti: dal seme alla raccolta, dalla filatura al trasporto. È la tracciabilità dal seme al negozio“.
I fratelli fondatori della società hanno così deciso di realizzare un’etichetta ecologica nel rispetto dell’ambiente che identifichi in maniera chiara e affidabile il lato green degli abiti prodotti con fibre vegetali.
L’azienda Rapanui ha attivato anche una collaborazione con l’Europarlamento per spingere la Commissione europea, a creare l’etichetta per gli abiti green, perché come sottolinea Mart Drake-Knight, “alcuni indumenti potrebbero avere un logo eco-friendly ma è difficile capire cosa sta accadendo davvero quando si guardano le diverse etichette. Quindi, alla Rapanui, abbiamo pensato di eliminare tutte le complicazioni che stanno dietro le etichette e trasformarle in una semplice scala che permette di acquistare rapidamente e con consapevolezza. L’abbiamo chiamata semplicemente eco-labelling: è una semplice valutazione dalla A alla G”.
Il catalogo 2011 del sito britannico Rapanui, tutto dedicato alla moda ecologica include alcuni capi in fibra di eucalipto, insieme a molti altri di cotone biologico, fibra di bambù, canapa e polietilene riciclato.