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Bioplastiche: un caso studio di bioeconomia in Italia

“Bioplastiche: un caso studio di bioeconomia in Italia”, è il titolo del libro di Walter Ganapini che studia le tecniche di riduzione dell’uso e consumo di sacchi di plastica, per stimolare investimenti in tecnologie d’avanguardia. Il volume dimostra come una politica pubblica possa stimolare l’innovazione di processo e di prodotto lungo tutto il ciclo di vita e testimonia la possibilità di modificare le abitudini di consumo e favorire l’ambiente. È un caso di successo tutto italiano.
L’analisi della legislazione che fin dal 2011 ha introdotto in Italia l’uso di sacchetti riutilizzabili insieme a quello di sacchetti mono-uso biodegradabili e compostabili prova questo successo. Infatti è provato che:

– i consumatori hanno modificato il proprio comportamento riducendo del 50% l’uso dei sacchetti;
– i sacchetti biodegradabili hanno sostituito i rimanenti sacchetti mono-uso, con ulteriori effetti positivi a cascata che includono:
– la possibilità di raccogliere materia compostabile favorendo il riciclo;
– l’essere il sacchetto uno strumento di comunicazione positiva sia in quanto fatto di materia biodegradabile sia come veicolo di messaggi di promozione ambientale stampati sul sacchetto stesso.
Infine, questa misura ha favorito l’affermarsi sul mercato di prodotti innovativi di nicchia contribuendo così a un’ulteriore innovazione e sviluppo della bioeconomia.

Il volume, pubblicato in lingua inglese e italiana, è a cura di Walter Ganapini del Comitato scientifico dell’Agenzia europea dell’ambiente, e contiene i contributi di Corrado Clini, ministro dell’Ambiente del governo Monti, e di Catia Bastioli, presidente del Kyoto Club.

Fonte: effettoterra.org