A Torino il gusto a km 0 è sinonimo di qualità e cibo buono, con l’aggiunta dell’amore e della cura per la bicicletta. In zona San Paolo squarcio della Torino popolare, della Torino ciclistica artigianale degli Anni Cinquanta e oggi anche periferia privilegiata dell’arte contemporanea.
Lo sfondo di una Torino popolare dove i residenti andavano a lavorare in bicicletta è dominato oggi dai profili delle Fondazioni Sandretto e Merz. Tempi dell’arte contemporanea cittadina, le cui sagome non sono poi così lontane dalle vetrate del “piccolo ristoro” in Borgo San Paolo. Un’accogliente angolo dedicato a cucina e due ruote, dove sostare per un viaggio a tappe tra il gusto e la passione per i pedali. Se da una parte il dehors e la primavera invogliano alla sosta per una pausa impreziosita da sapori che giocano con le stagioni, dall’altra la possibilità di usufruire di un rimessaggio per biciclette diventa un’occasione unica e originale per compiere le attività di manutenzione della propria bici. Così come lungo l’intero arco dell’anno sedendosi ai tavolini è possibile scoprire dettagli delle due ruote sotto i propri occhi durante pause che vogliono essere lente per dare vita a un bike food condito di sapori, di chiacchiere, e di esperienze di viaggiatori. Un ristoro, ma anche un punto di incontro per scambiarsi informazioni, organizzando serate d’incontro fra chi la bicicletta la trasforma, la fa correre su percorsi nuovi, la dipinge come un’opera d’arte, la smonta e
le cambia la faccia. Con cartografie e itinerari consultabili quanto i menù. [eyb]
Fonte: Ciclocucina.it