Mentre le arti grafiche avanzano a passo spedito verso la tecnologia più sfrenata c’è chi riparte dalla base della storia delle lavorazioni artigianali. La stampa in serie? L’omologazione diffusa? Niente a che vedere con il progetto che presentiamo in questo articolo.
Il nome del progetto è Malafamilia Alchemist e sintetizza l’opera creativa del marchio Malafamilia, che dal 2005 stampa e commercializza tshirt originali in serie limitata. Da qualche tempo lo staff dell’etichetta torinese stampa da se, attraverso la serigrafia manuale, i propri capi e dietro lo pseudonimo Mr.Squiigi, realizza e firma opere nel campo della poster art.
Nell’evoluzione continua del proprio percorso il team di Malafamilia si è posto delle domande su come rendere il più possibile naturale, il colore che passa attraverso i fili dei telai serigrafici: “Producendo da noi, artigianalmente, i nostri prodotti ci siamo chiesti se potessimo essere in grado di fondere in un poster la natura dei colori con la serigrafia artistica.”recita il sito. “Dopo una lunga sperimentazione ci siamo detti di si. E’ possibile! Possiamo riportare i colori e le colorazioni alla loro origine, quella presente in natura, dalla quale sono nate le cromie.”
E con questa filosofia è nato il primo poster stampato con colori assolutamente naturali derivati da: caffè, farina, cavolo rosso, aceto balsamico e cenere. Il risultato è splendido, tanto più se si tiene in considerazione che il poster in oggetto non conosce colori acrilici o a basa di acqua come avviene di solito.
L’alchemia di Malafamilia consiste nell’essere riusciti ad “avere dei veri e propri coloranti strettamente naturali da utilizzare nelle nostre creazioni, attraverso il giusto equilibrio tra coloranti vegetali, come il caffè, verza rossa, spinaci, coste, frutti rossi, barbabietole, cioccolato ecc.. e addensanti, come olio farina o amido di mais, e sostanze coprenti come la cenere.”
Curiosa anche la spiegazione del nome del progetto “Nell’antichità il suo lavoro era quello di trasformare materiali primari grezzi, in materiali perfetti e purificati. Lo stesso concetto e nozione primaria viene utilizzata per la sintesi di questi colori, dal cuore del frutto viene estratto e lavorato il pigmento essenziale per la colorazione Dal corpo viene estratta la polpa utilizzato per addensare gli altri elementi.“
Ma nella pratica come avviene la realizzazione del colore? Per fare il marrone si utilizza il normale caffè a cui va aggiunta la farina per addensarlo (altrimenti in serigrafia non sarebbe possibile stampare). Miscelando però la farina bianca al caffè marrone, il colore che prevarrà sarà quello della farina. Allora come fare? Si aggiunge altro caffè, aceto balsamico e cenere fatti bollire a lungo per togliere più acqua possibile, e in questo modo avremo raggiunto il colore di base.
Per quanto riguarda il rosso ad esempio si utilizza il cavolo rosso o la barbabietola. “Faccio bollire il composto in acqua, una volta consumata tutta l’acqua frullo il tutto per rendere il composto omogeneo aggiungo farina per renderlo cremoso per poterlo stampare, utilizzo l’acqua di cottura ( anche in questo caso fatta bollire molto per togliere l’acqua in eccesso e renderlo concentrato) per scurire.”
Al termine della lavorazione dei colori è necessario rendere il colore il più possibile coprente e soprattutto adatto, nella sua consistenza, alla serigrafia manuale. Questo avviene attraverso la parte più complicata della lavorazione, ovvero trovare il giusto equilibrio tra farina e colore di base. (guarda la gallery)
Il risultato potete vederlo qui ed acquista maggior valore pensando che tutto nasce dalla natura.
L’impegno verso un artigianato sostenibile continua per Malafamilia, che proprio in questi giorni sta lavorando ad Officine, un progetto di riuso che vede delle splendide cornici per quadri ri-nascere da vecchi bancali industriali.
fonte: Malafamilia