Originarie di Tibet, Cina, Mongolia e Hymalaia, le bacche di goji, sono definite in Oriente il frutto della vitalità e della longevità. Apparse con grande fortuna ultimamente anche in Occidente, rappresentano un metodo naturale per la cura del corpo grazie alle numerose proprietà
benefiche che le contraddistinguono.
Le bacche di goji possono essere coltivate a partire da semi o da piantine, ma la seconda opzione è di gran lunga preferibile perché i semi tendono a marcire facilmente nel compost. L’unico problema dovuto alla coltivazione casalinga di queste piante è che hanno bisogno di qualche anno prima di cominciare a produrre le bacche, senza contare che cresce con molta lentezza. Per ovviare a questo inconveniente è meglio acquistare una pianta già pronta a fruttificare in modo da raccogliere le pregiate bacche il prima possibile.
Per quanto riguarda la cura delle piante, a seguito dell’acquisto, è necessario effettuare un travaso, verificando innanzitutto che le radici della pianta risultino umide e, se non lo fossero, immergendole brevemente in un secchio contenente acqua tiepida. A questo punto la pianta potrà essere trasferita in un vaso. Si dovrà dunque annaffiare subito una volta terminato il trapianto. E’ possibile ricoprire il fondo del vaso con uno strato di palline di argilla espansa, in modo tale da favorire un maggiore mantenimento dell’umidità da parte del terreno. La pianta non ama i ristagni nel sottovaso. Il terreno più adatto per la pianta di Goji è sabbioso e ben drenato. La pianta preferisce inoltre l’esposizione al sole. La maturazione dei frutti avviene di norma alla fine dell’estate, stagione in cui necessita di annaffiature frequenti. I frutti devono essere raccolti una volta raggiunta la completa maturazione. Le piante dovrebbero essere collocate all’aperto durante la fioritura, in modo tale da favorire la fecondazione da parte degli insetti e da incrementare la possibilità di raccolto. La collocazione all’aperto e l’esposizione al sole favoriscono la maturazione dei frutti ed il loro arricchimento di sostanze benefiche. La creazione di nuove piantine può avvenire mediante talea.
Fonte: greenme.it, pollicegreen.com, soloecologia.it