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In Kenya artigianato dal riciclo delle infradito

Andato in onda ad aprile nel Regno Unito e in questi giorni su RAI5 in Italia, la terza tappa del viaggio di Simon Reeve nell’Oceano Indiano, dal Kenia fino al Corno d’Africa, passando per Mogadiscio, capitale somala devastata dalla guerra, ha portato sullo schermo la storia dell’isola di Kiwayu e delle sue donne.

Kiwayu si trova in uno dei luoghi costieri più incontaminati e belli del Kenya, dove i turisti possono godere di unsa vista unica sulla laguna e sull’Oceano Indiano e se fortunati avvistare tartarughe marine, balene Humpback e delfini. Sembra ed effettivamente è lo slogan di un’agenzia turistica, ma questo paradiso terrestre, nasconde anche tra le proprie spiagge, non proprio incontaminate, tonnellate di rifiuti di plastica. E’ quello che documenta Simon Reeve proprio a Kiwayu, incontrando le donne dell’isola, che a seguito delle intimidazioni dei pirati somali (Kiwayu è il luogo tragico assassinio del turista inglese David Tebbutt e del rapimento di sua moglie Judith nel settembre 2011) ai propri mariti che vivevano di pesca, si sono reinvetate un’esistenza. Camminando per ore e ore sulle spiagge non destinate al turismo, e quindi non pulite, raccolgono le ciabatte di gomma depositate dalla marea, dando nuova vita alle infradito che oltre ad avvelanere l’isola, impiegherebbe, se non smaltito, milioni di anni per decomporsi. Hawayanas e consorelle diventano in questo modo da una parte materiale da inviare a Nairobi alla società UniquEco che ne realizza nuovi prodotti, dall’altra materia prima per realizzare oggetti di artigianato direttamente sull’isola. Sculture raffiguranti animali, giocattoli, accessori di moda, bigiotteria, gadget, contenitori, notes, decorazioni ecc., i nuovi volti che assumono le infradito con il progetto di riciclo targato UniquEco, con ricadute economiche, sociali ed ambientali, sia per le comunità dell’arcipelago Lamu, di cui Kuwayu fa parte, creando posti di lavoro per le comunità locali e salvaguardando l’ambiente. Pulendo le spiagge infatti si aiuta la conservazione delle tartarughe marine, che sulle spiagge di Kiwayu, parte della Riserva Naturale Marina di Kiunga, nidificano.

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